Malkút,Yesód,Nétzah,Hod,Tiféret,Hésed,Geburáh,Khokhmáh,Bináh,Kéter , o che siano il regno,fondamento,eternità,gloria,bellezza,misericordia,forza,saggezza,conoscenza e corona,
forse per scoprire, intraprendere , ascoltare il proprio libero cammino fuori e dentro
L’Italia
è la terza potenza aurifera dopo gli Stati Uniti e la Germania, 2.451,1
tonnellate di oro 152 miliardi di dollari o, se preferite, 110 miliardi
di euro. E non è del tutto chiaro di chi siano. Perché una nazione con
queste riserve auree versa in queste condizioni?
Le
riserve auree diminuite in valore di 5,669 miliardi a 98,123 miliardi
al 31 marzo 2012. Si vendono l’oro e senza dire niente ai cittadini!
Dov’è finito quell’oro: venduto ai russi o ai cinesi, avidi compratori
di riserve auree in questo momento? Oppure è andato in pegno alla Bce
come collaterale di qualcosa, su richiesta della Bundesbank sempre più
terrorizzata dalle perdite potenziale del programma Target 2? Una cosa è
certa, l’operazione non nasce dall’emergenza. Lo scorso novembre,
infatti, fecero scalpore per qualche ora le dichiarazioni del presidente
della Commissione parlamentare per l’Europa del Parlamento tedesco,
Gunther Krichbaum, in un’intervista al quotidiano “Rheinischen Post”:
per ridurre il debito pubblico, l’Italia deve mettere in vendita una
parte delle riserve auree. tratto da:http://www.informarexresistere.fr/